
Festa della Juve Stabia, per il magistrato Catello Maresca “il comune deve essere sciolto un’altra volta”
Il magistrato antimafia Catello Maresca ha espresso parole durissime riguardo alla presenza di persone con legami con la criminalità organizzata locale sul palco della festa pubblica organizzata dal Comune di Castellammare di Stabia per celebrare la Juve Stabia. Una brutta vicenda che ha rilanciato il tema della presenza radicata della criminalità organizzata sul territorio, riaprendo una ferita dopo che il consiglio comunale era stato sciolto per infiltrazioni camorristiche nel 2022. Era stato l’europarlamentare Sandro Ruotolo ha denunciare l’accaduto e assumendo un atteggiamento critico nei confronti del sindaco Luigi Vicinanza chiedendo maggiore rigore sul fronte della lotta alla camorra. Una vicenda poco edificante per l’attuale amministrazione comunale e per la città che presto si trasformata in scontro politico, con il sindaco Vicinanza pronto a rivendicare l’impegno dell’amministrazione in materia di legalità e lotta alla criminalità organizzata. Alle critiche politiche registrate fino ad oggi si aggiunge l’intervento del magistrato Catello Maresca, ex candidato a sindaco perdente al comune di Napoli per il centrodestra e molto legato a Castellammare a causa delle le sue origine stabiesi. Ecco cosa ha dichiarato il magistrato antimafia a proposito dell’accaduto “Il Comune è stato sciolto, ma deve essere sciolto un’altra volta. Se questo è l’atteggiamento per le cose banali, figuriamoci per le cose importanti……… la mia famiglia è di Castellammare, porto il nome del santo patrono. Quando accade qualcosa nella mia città di origine ci soffro, come ho sofferto per lo scioglimento del consiglio comunale per mafia. E ho sofferto ancora di più l’altro giorno quando ho letto in un post, tra l’altro di un europarlamentare del Pd, cioè lo stesso partito che ha vinto le elezioni dopo lo scioglimento e che oggi governa la città , che sul palco per i festeggiamenti per la Juve Stabia organizzati dal Comune sono saliti camorristi, pusher. È uno schifo. Il Comune deve essere sciolto un’altra volta. Se questo è l’atteggiamento per cose banali, figuriamoci per le cose importanti”.
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