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Castellammare, tra gli 11 arrestati anche parenti della politica locale e nazionale

La politica locale di Castellammare di Stabia sembra non aver reagito in modo significativo agli arresti di 11 persone, tra cui due colletti bianchi, effettuati ieri dalla DDA. La città è stata sciolta a causa delle infiltrazioni camorristiche e nonostante ciò, la politica locale sembra più interessata ad altri temi. E così ad oggi non c’è nessun commento e nessuna reazione ufficiale da parte della politica locale sugli arresti. E nemmeno il giusto riconoscimento alle forze dell’ordine per il lavoro svolto. Eppure uno degli arrestati è imparentato con una delle famiglie più potenti e rappresentativa del panorama politico locale e nazionale. L’inchiesta è comunque molto pesante. Le intercettazioni rivelano conversazioni inquietanti tra gli indagati, tra cui una richiesta di verifica sull’attività di un impianto e una risposta che cita un “amico” all’ex Pretura. Inoltre dalla stessa emerge anche che uno degli arrestati ha un legame di parentela con un consigliere di maggioranza e che si è recato personalmente da un dipendente comunale per chiedere notizie su un pestaggio. Per tutto questo la mancanza di una presa di posizione della politica locale è sorprendente, considerando la gravità delle accuse e le implicazioni per la città. Invece la politica locale sembra più interessata ad altri temi, come la tragedia del Faito e le tematiche ambientali, piuttosto che affrontare le inchieste giudiziarie che interessano a fondo la città.

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