Castellammare, Sandro Ruotolo: “altro che verifica di maggioranza, parliamo invece del pericolo di infiltrazioni camorristiche”.
L’eurodeputato nonché consigliere comunale Sandro Ruotolo in queste ore ha fatto sapere il suo pensiero in merito alla verifica di maggioranza chiesta da una larga parte della coalizione di governo di palazzo Farnese, alla luce da quanto emerge dal rapporto annuale della DIA. “Castellammare è tra Sorrento e Torre Annunziata, non è un’isola felice – dice l’ex giornalista della Rai – L’allargamento delle indagini che sono partite con l’arresto del Sindaco di Sorrento per fatti di corruzione e l’ennesima operazione della procura antimafia sul territorio di Torre Annunziata confermano l’analisi ed il lavoro svolto negli ultimi mesi dall’Osservatorio stabiese contro la camorra: i nostri territori sono assediati dalla cattiva politica e dalla camorra, un combinato disposto in grado di annullare tutti gli sforzi tesi a costruire una prospettiva credibile di futuro. Questo è il dato politico dal quale partire e con il quale bisogna confrontarsi fino in fondo, senza scorciatoie auto assolutorie o pericolose sottovalutazioni. La camorra controlla e governa, secondo l’ultimo rapporto della DIA, pezzi del territorio stabiese con il consenso rassegnato di una parte consistente della popolazione, che considera inevitabile la convivenza con questa “signoria criminale”. Anche alle ultime
elezioni questo potere della camorra si è manifestato, indirizzando il proprio consenso in maniera trasversale su uomini e donne.
Negli ultimi giorni si è aperta, per utilizzare un linguaggio della prima Repubblica, una
“verifica della maggioranza”; io penso che si dovrebbe discutere di questo e cioè del rischio reale di un’infiltrazione della camorra nel nostro tessuto istituzionale e non delle caselle della giunta o di equilibri tra diverse correnti di partito: questa è una risposta sbagliata alle questioni che abbiamo posto, una risposta inadeguata. Dovremmo entrare nel merito di questioni fondamentali per il rilancio di Castellammare: il Piano Urbanistico, il Piano Spiagge, il recupero delle acque termali, il futuro di Fincantieri e dei due porti, la decisione di Eav di non riaprire stazioni strategiche come la fermata della Antiche Terme. Questo dobbiamo verificare indicando percorsi amministrativi, risorse e tempi certi, non gli assetti di governo, quelli restano una prerogativa di legge riconosciuta al Sindaco e solo a lui. Ed allo stesso tempo dobbiamo provare ad arrivare prima della magistratura: la politica, per tornare ad essere seria e credibile, deve arrivare prima delle inchieste giudiziarie.
Non è semplice ma penso che soprattutto a Castellammare è necessario. Su questo terreno siamo pronti a confrontarci, su altro non siamo disponibili”.
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