Castellammare, “L’Eav, che deve realizzare il Tram Leggero, è la stessa che si rifiuta di riaprire le fermate della Circum” scrive Base Popolare
Base Popolare Democratici e Progressisti critica nuovamente la mancanza di coinvolgimento nella presa di decisioni importanti per Castellammare, riguardanti il presente e il futuro della città.
“La città e il Consiglio Comunale vanno coinvolti maggiormente – si legge nella nota del gruppo politico vicino all’ex sindaco Salvatore Vozza – Per noi di Base Popolare e Democratici e Progressisti, il Consiglio Comunale del 21 luglio rappresenta un’occasione persa i dubbi sulle procedure adottate per il progetto della linea ferroviaria, ci avevano indotto a richiedere di spostare l’approvazione dell’atto al successivo Consiglio Comunale. Sindaco, maggioranza, con un astenuto, e parte dell’opposizione, dopo la riunione dei capigruppo e del parere della segreteria generale, hanno votato contro, sostenendo che la delibera non avesse bisogno di ulteriori verifiche. A noi è apparsa una scelta volutamente forzata, davanti alle inerzie e agli errori per cui si sono persi tre anni dall’ottenimento del finanziamento e allorché la stessa delibera n. 23 di variante urbanistica- approvata in giunta il 6.2.2025- è stata posta solo dopo 6 mesi all’odg del Consiglio. Si è trattato di una scelta politica davvero incomprensibile, accompagnata poi dall’approvazione di un Odg nel quale si chiede – giustamente – di intervenire per riorganizzare la tratta Castellammare –Torre Annunziata. L’aspetto grave è che questa necessità di chiarezza, sollevata dal Consiglio, non è stata mai posta dall’Amministrazione nelle sedi dovute, comprese le tre sedute della conferenza di servizio (da dicembre 2024 a marzo 2025) con cui è stato licenziato il progetto del primo lotto: Gragnano –Castellammare. Dai verbali si evince, infatti, che nessuna questione è stata posta, tranne che per chiedere che il tram di Gragnano arrivasse fino a Piazza Matteotti. È un aspetto, quello del tratto costiero delle FFSS, sul quale anche nella stessa Mozione del 15 marzo sulla istituzione dei forum per lo Sviluppo, abbiamo provato a richiamare l’attenzione. La verità è che il Sindaco e il Pd, principale forza della maggioranza, con i loro silenzi, hanno fatto percepire di non essere interessati a confrontarsi con chi pone problemi e avanza proposte. Non sono interessati neanche a coinvolgere la maggioranza e lo stesso Consiglio su scelte, progetti e sugli sviluppi che via via intervengono. Per citarne alcuni: ricorso al Tar su Savorito, la strana riapertura del piazzale delle Antiche Terme e i contenuti del progetto, finanziato per 12mln, per la ristrutturazione del complesso termale, la ripresa da parte di Zes della conferenza di servizio su Marina di Stabia, lo stato degli accordi per Fincantieri e per l’area portuale, i passi fatti per i Salesiani, il programma e gli interventi veri per il Faito, per alcuni quartieri, per lo stadio e per alcune strutture sportive. Se si va oltre gli annunci, bisogna prendere atto che ci sono stati passaggi, nel corso del tempo, che hanno penalizzato la nostra città. Abbiamo difeso male, lo ribadiamo – anche prima di dare il via libera al primo lotto – la necessità di avere un progetto coerente e con finanziamenti certi anche per il secondo lotto. Nei fatti abbiamo preso atto della fuga delle FFSS e del subentro come unico interlocutore, anche per quel tratto, dell’EAV. La stessa Eav che, dopo aver soppresso cinque fermate da Pompei a Vico, aver bucato inutilmente la collina di Varano, ricoperto gli scavi di piazza Unità d’Italia dove doveva essere realizzato il parcheggio, risponde alla giusta iniziativa dell’on Gaetano Amato, riproponendo lo stesso programma, che ha subito non solo notevoli ritardi, ma anche in forma decurtata. Risponde, infatti, il 18 luglio ribadendo il No al ripristino della fermata di Ponte Persica e agli investimenti per riaprire la stazione delle Antiche Terme. Oggi occorre reagire con scelte concrete, definite con puntualità e con iniziative forti. Speriamo molto che a partire dal prossimo Consiglio del 28 luglio chiamato a discutere, oltre che della Mozione richiamata, del Piano spiagge e dell’appalto dei rifiuti – argomenti importanti – si possano assumere decisioni nette per riorganizzare le nostre spiagge e per cambiare un servizio che funziona male, che non rispetta- come si evince dalle relazioni degli uffici- quanto previsto nel capitolato d’appalto, e che i cittadini pagano a caro prezzo. La “Città che riparte” avrà difficoltà a ripartire se anche il sistema dei trasporti, compreso quello via mare, è quello che si sta delineando”
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