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Castellammare, “la spiaggia di corso De Gasperi è abbandonata a se stessa” denuncia Base Popolare

Il gruppo politico Base Popolare Democratici e Progressisti ormai è diventato la vera spina nel fianco dell’amministrazione comunale guidata da Luigi Vicinanza. Nonostante faccia parte della stessa maggioranza di governo. Questa volta la sua critica parte dal tratto di mare di corso De Gasperi che secondo i “vozziani” è completamente dimenticato a se stesso.

“Nella delibera di giunta N 121 del 20.06.2025 – scrivono nel nel documento denuncia i rappresentanti della lista – oltre, a differire al 30 settembre 2026 il termine di scadenza delle concessioni, per difficoltà oggettive legate all’espletamento delle procedure di affidamento – risulta che l’adozione del PAD sia avvenuta con atto di giunta n 35 del marzo 2025 e con la delibera di giunta Comunale per il Consiglio n.100 del 29.05.2025 ma la delibera di Marzo non è mai arrivata in Consiglio e lo stesso, fino a questo momento, è accaduto per la delibera del 29 maggio. Nell’atto N 121 si richiamano poi provvedimenti approvati nel 2009 e nel 2022 dalla Commissione straordinaria. Appaiono evidenti mesi di confusioni, di scelte parziali, mai discusse da nessuna parte e sicuramente inadeguate anche rispetto alla programmazione messa in campo dalla Regione, questo anche per responsabilità del Partito Democratico. E’ chiaro, se non dovessero intervenire correzioni e modifiche, che il piano approvato non potrebbe essere assunto come base per indire le gare per l’assegnazioni delle concessioni. Le non scelte e la lentezza con cui ci si sta muovendo, rischiano poi di portare alla nomina da parte della Regione di un commissario. Con l’estate iniziata Castellammare quindi non fa passi avanti sia per quanto riguarda l’applicazione del Puad, sia per quanto riguarda la scontistica per i residenti. Il meccanismo proposto appare davvero strano e poco efficace, con la riduzioni del 30% per famiglie residenti con almeno tre paganti, tramite pacchetti da 10 ingressi, validi solo dal lunedì al venerdì, nei mesi di giugno, luglio e settembre, escluso agosto, applicabili al massimo al 25% della capienza. Queste strane improvvisazioni, si avvertono anche quando si osservano, a parte i costi, i servizi organizzati solo per l’arenile di Corso Garibaldi. Non ci spieghiamo, infatti, perché non siano stati estesi anche al tratto di arenile affollatissimo di Corso De Gasperi. Il fatto che su una parte dovrebbero partire i cantieri per la realizzazione dei pennelli verticali, non giustifica l’abbandono di tutto quel tratto di costa, lasciato senza servizi, senza gli addetti al salvataggio e alla vigilanza. Lo ricordiamo a noi stessi, nulla è stato fatto o previsto nello stesso PAD di marzo, per restituire ai cittadini anche il tratto di arenile- oltre 12 mila mq – ancora in mano a Marina di Stabia. A Castellammare purtroppo si è persa un’occasione. In realtà più vicine amministrazioni più piccole, con coraggio, hanno intrapreso una vera e propria rivoluzione per restituire ai cittadini ciò che la legge garantisce il libero accesso al mare. Chiediamo di accelerare le procedure e gli adempimenti per procedere alla gara per bandire l’affidamento per le spiagge e di cambiare profondamente il PAD. Lo ribadiamo il piano spiaggia e il Puc non sono atti privati ma sono strumenti con cui si organizza la prospettiva e il futuro della città, tenerli sequestrati da un anno é inaccettabile. Si coinvolga la città, si convochi il Consiglio Comunale non solo sull’ordinaria amministrazione ma anche per affrontare temi come questi. Su questo e su altri temi abbiamo convocato per lunedì 30 giugno alle ore 18:00 allo Spazio solidale della Chiesa del Carmine un’assemblea pubblica per rilanciare ad un anno dal voto l’azione amministrativa e per definire con la città e in Consiglio obiettivi e un progetto chiaro per Castellammare”

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