
Castellammare, Inaugurata la “Casa di Iole”
A Castellammare inaugurata “La Casa di Iole”. Si tratta un manufatto confiscato alla delinquenza organizzata che da bene della camorra diventa un ambiente accogliente e sicuro per tutti in particolare per le donne vittime di violenza. La Casa di Iole con sede in via Panoramica 28, va ad integrarsi con i servizi del Centro Antiviolenza “Donna” istituito presso l’Ambito Territoriale Napoli 27, ed offre nuove opportunità di ascolto, tutela e rinascita. All’inaugurazione hanno preso parte il vice sindaco di Castellammare di Stabia Giuseppe di Capua, l’Assessore alle Politiche Sociali Alessandra Polidori, il Coordinatore dell’Ambito N27 Gennaro Izzo, i rappresentanti istituzionali, gli operatori del settore e delle cooperative sociali Il Quadrifoglio e Il Sollievo che operano da alcuni anni sul territorio per contrastare la violenza di genere e promuovere l’inclusione sociale. La Casa di Iole rappresenta il simbolo del riscatto e dell’impegno collettivo per la realizzazione di una società più giusta e solidale.
“La Casa di Iole è molto più di una struttura: è un simbolo di una comunità che non si arrende e che restituisce alla collettività quei luoghi sottratti alla criminalità organizzata con una nuova funzione sociale e culturale. Oggi ribadiamo con fermezza che Castellammare di Stabia è una città che sceglie la legalità, la giustizia sociale e l’inclusione. Restituire un bene confiscato alla camorra alla sua comunità significa affermare che lo Stato c’è, che le istituzioni sono presenti e che lavorano, ogni giorno, per costruire percorsi di dignità, autonomia e cittadinanza attiva. Questo progetto non rappresenta solo una risposta ai bisogni delle donne e delle famiglie in difficoltà, ma è anche un modello di rigenerazione urbana e di democrazia partecipata” ha fatto saper il sindaco di Castellammare Luigi Vicinanza a margine dell’inaugurazione della struttura. “Oggi aggiungiamo un tassello prezioso alla rete di solidarietà di Castellammare: La Casa di Iole è molto più di un rifugio, è un punto di incontro per tutta la comunità, uno spazio di ascolto, condivisione e nuove opportunità. Un bene confiscato alla camorra che diventa bene comune, simbolo concreto di riscatto e giustizia sociale” ha dichiarato l’Assessore alle Politiche Sociali del comune di Castellammare Alessandra Polidori. “Ogni muro di questa casa parla di riscatto. Abbiamo trasformato un luogo del silenzio e della paura in uno spazio vivo, dove ogni donna potrà ricominciare a scegliere per sé. Questo è il nostro modo di rispondere alla violenza: con la cura, con la presenza, con la rete”, invece è quanto dichiarato, dal Presidente della Cooperativa il Quadrifoglio Lidia Ronghi che poi ha concluso aggiungendo – è più di un luogo: è un atto di giustizia. È il segno tangibile che i beni tolti alla camorra possono diventare luoghi di libertà, di cura, di rinascita. Dove prima c’era sopruso, oggi ci sono accoglienza, ascolto e possibilità”
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