Castellammare, “Fucaracchi”, Alfano: “siamo di fronte al solito affidamento diretto, opaco e da approfondire”

Ancora una volta il servizio dell’accensione dei “fucaracchi” sull’arenile della villa comunale a Castellammare è stato assegnato con una trattativa diretta. La legge consente le trattative dirette quando ricorrono particolari condizioni. Ad esempio quando gli importi degli appalti non superano i 100 mila euro e quando ci sono motivi d’urgenza. Tuttavia molti cittadini si chiedono come mai per l’accensione dei “fucaracchi” non si riesce mai a fare una regolare gara d’appalto e si ricorre sempre alle motivazioni d’urgenza. La fretta quasi sempre non aiuta a fare le cose perbene e le procedure sono quasi sempre opache e mai legittime e trasparenti al 100%, nell’interesse di tutti i cittadini. e di questo ne è convinto anche il consigliere Antonio Alfano che nella giornata di ieri ha protocollato un’interrogazione consiliare.

“Anche questa volta, emergono – si legge nell’interrogazione di Alfano– elementi che non favoriscono quella chiarezza che la città merita. Palazzo Farnese non appare come un palazzo di cristallo, ma somiglia più a una tenda Apache, dove la trasparenza amministrativa dovrebbe essere maggiormente garantita”. Per Alfano si tratta di un affidamento poco trasparente visto che non è nemmeno ben definito l’importo dell’appalto. Per questo, secondo Alfano, l’affidamento del servizio richiederebbe un maggiore approfondimento a causa anche alla scarsa pubblicità dell’atto.

“Ci tengo a ribadirlo – conclude il consigliere comunale – siamo favorevoli alla tradizionale manifestazione dei falò dell’Immacolata, poiché rappresenta un momento significativo per la nostra comunità. Proprio per questo riteniamo indispensabile che essa sia sostenuta da procedure chiare, legittime e trasparenti, nell’interesse di tutti i cittadini”.