Castellammare, Forza Italia vuole le dimissioni del sindaco
Forza Italia continua la sua crociata contro l’attuale amministrazione comunale di centro sinistra guidata dal sindaco Luigi Vicinanza e attraverso il coordinatore cittadino Nello Di Nardo chiede le dimissioni del primo cittadino.
“Il Sindaco- si legge nella nota a firma di Nello Di Nardo – non molla ed il centrosinistra è al bivio definitivo –Da quanto si apprende dalla stampa il Sindaco Vicinanza “ non molla”. In un altro contesto l’atteggiamento sarebbe stato encomiabile ma per ciò che concerne le sorti della nostra città invece non lo è. Si tratta di un atteggiamento non tollerabile cosi come non lo è quello del P.D che sostiene la sua maggioranza. Stiamo assistendo all’ennesima prova di come, per il Partito Democratico, Castellammare non sia una comunità da governare con rispetto e responsabilità, ma un feudo da controllare, un terreno su cui esercitare equilibri interni e giochi di potere. L’idea stessa che il destino e il futuro degli stabiesi dipendano da riunioni riservate tra gli iscritti locali e i vertici del partito, per decidere come affrontare le gravi vicende giudiziarie che coinvolgono due consiglieri di maggioranza, è la fotografia più limpida della deriva in cui è stata trascinata la città. E mentre alcune anime del PD contestano il modo in cui la maggioranza ha gestito – o meglio, aggirato – il problema in Consiglio comunale, insistono sulla necessità delle dimissioni dei consiglieri coinvolti direttamente ed indirettamente su alcune vicende giudiziarie che hanno sconvolto la nostra comunità, la città resta ostaggio di lacerazioni interne, ripicche di corrente, contraddizioni e ambiguità che la umiliano e ne aggravano la già drammatica condizione socio-economica. Uno spettacolo indegno, che non fa altro che affondare un tessuto cittadino già provato in ogni settore: sociale, economico e amministrativo. L’ennesima dimostrazione che gli interessi interni di partito vengono prima della vita quotidiana dei cittadini, dei loro problemi, delle loro speranze. In tutto questo, il sindaco continua a rifugiarsi nei soliti proclami, e a raccontare di abitare in “palazzo di vetro” e a proclamarsi tutore della legalità. Una narrazione autoassolutoria che non basta più a coprire incapacità, ritardi, inefficienze e una totale assenza di guida politica.
È davvero mortificante, per una città come Castellammare, assistere a questo “ teatro” permanente, a un’amministrazione che abdica al proprio ruolo e a un partito che decide sopra la testa dei cittadini, in dispregio dei più elementari principi democratici. Castellammare è stanca dei titoli, delle promesse, delle frasi fatte. È stanca di un governo che parla di legalità e trasparenza, ma lascia che il futuro della città venga determinato altrove, da logiche che nulla hanno a che vedere con il bene pubblico. Quello a cui stiamo assistendo non è più un normale confronto politico: è un indecenza istituzionale fatta di litigi interni, ripicche, ricatti politici, continui aggiustamenti e riposizionamenti che nulla hanno a che vedere con la città e con i suoi bisogni. Il sindaco e la sua giunta hanno dato prova, giorno dopo giorno, di una inerzia imbarazzante, di una superficialità amministrativa disarmante e di una incompetenza divenuta ormai incontrovertibile. Non sono stati capaci di portare a termine progetti già pronti, già finanziati, già avviati dalla precedente amministrazione, compresi interventi strategici sostenuti dai fondi PNRR. Un fallimento doppio: politico e gestionale. La verità è che questa amministrazione ha trascinato Castellammare in uno “sfascio”, politico-amministrativo che il sindaco ha generato, non certo ereditato. Va poi aggiunto che anche senza le inchieste giudiziarie, il fallimento dell’amministrazione è sotto gli occhi di tutti. La città non può più essere ostaggio dell’ostinazione del sindaco, che si arrocca sulla sua poltrona mentre la sua maggioranza si dissolve e l’azione amministrativa è ormai paralizzata. Per rispetto verso la città, per senso delle istituzioni, per un minimo di dignità politica, l’unica soluzione possibile è una sola: le dimissioni immediate del sindaco e della sua giunta. Dimissioni come gesto di scusa verso i cittadini, come atto minimo di responsabilità istituzionale, come unica via per fermare questa agonia e restituire a Castellammare la possibilità di ripartire. Ogni giorno in più che questa amministrazione rimane in carica è un giorno rubato al futuro della città”.
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