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Castellammare, flop “Fucaracchi”, contestano Vicinanza alcuni consiglieri dell’opposizione

Il flop dei “Fucaracchi” sull’arenile, le luminarie e gli addobbi natalizi a Castellammare diventano un caso politico. Sulla graticola anche gli atti dell’appalto del servizio dei falò considerati opachi e approssimativi. Per questo scendono in campo alcuni consiglieri dell’opposizione per contestare e dare battaglia sul provvedimento riguardante l’ultimo evento svoltosi sull’arenile della villa comunale di Castellammare. A insorgere è Forza Italia che tramite il suo capogruppo al comune, Nicola De Filippo, porta all’attenzione della cittĂ  che “Solo alcune settimane fa denunciavo la mia preoccupazione per l’accensione delle luminarie natalizie e dei limiti progettuali messi in campo dall’assessore al ramo. Difronte a tali legittime preoccupazioni il sindaco nulla ha replicato anzi tre giorni fa in maniera eclatante pubblicizzava il cartellone natalizio come il grande evento dell’anno curato e studiato nei minimi particolari a principiare dal titolo La Notte della Luce. Una quantitĂ  di luci che, secondo l’amministrazione Vicinanza, avrebbe dovuto illuminare la cittĂ  e farla brillare come una pietra preziosa in modo tale da coprire il periodo buio che sta vivendo a seguito dei noti eventi giudiziari che hanno sconvolto la maggioranza del Sindaco. Peccato però che nei 12 km di luminarie il sindaco, il suo assessore, la giunta intera ed anche I consiglieri comunali che sostengono la maggioranza non sì sono accorti che nel progetto studiato nei minimi particolari le tanto annunciate luminarie non sono state previste per l’intera via Regina Margherita una delle arterie principali della cittĂ  ed uno dei quartieri storici di Stabia. A tanto si è poi aggiunta anche lĂ  drammatica considerazione che nel giorno della vigilia dell’immacolata quelle poche luci presenti non sì sono nemmeno accese a differenza delle altre strade cittadine. La mia buona fede mi ha indotto a pensare che la mancata accessione sia stata causata da un evento eccezionale ma gli abitanti del quartiere ritengono che questo sia l’ennesima dimostrazione dell’amara ed inquietante dimostrazione che il Sindaco è solo incline a proclami ed al taglio di nastri per opere della passata amministrazione Cimmino dimenticando cosi il progetto elettorale e soprattutto le tanto amate periferie a lui note solo per acquisire voti e consensi al pari di via Regina Margherita e le strade vicine considerare anche esse come periferie. Difronte a tali affermazioni non sono riuscito a trovare spiegazione e giustificazioni per il sindaco che ormai è solo impegnato a ricompattare la sua maggioranza. A tanto fa da cornice il palese fallimento dei FalĂł organizzati sull’arenile che non hanno visto nemmeno l’accensione di una fiammella che potesse dare un po’ di luce al sindaco ed alla sua amministrazione. Le scuse alla cittadinanza è di certo un atto di cortesia che apprezzo ma è ingiustificabile che il primo cittadino affermi che valuterà’ tutte le azioni necessarie per non corrispondere il pagamento perchĂ© questo è l’unica cosa scontare in questa Amara vigilia dell’immacolata. Il natale è appena alle porte ed il mio augurio è quello che il sindaco cambi veramente rotta e rassegni le sue dimissioni perchĂ© solo cosi potrĂ  fare un grande regalo alla città”

Sulla gestione fallimentare della giunta Vicinanza intervengono anche i consiglieri Cimmino e D’Amora i quali fanno sapere che “Il clamoroso flop dei falò dell’Immacolata rappresenta l’ennesimo duro colpo inferto a una delle tradizioni più sentite dalla comunità stabiese. Quanto accaduto sul lungomare non è un semplice disguido tecnico: è il simbolo di una gestione amministrativa approssimativa, incapace di tutelare le nostre radici e di garantire eventi organizzati in modo dignitoso. Ancora una volta, dove il Sindaco interviene, ciò che funziona viene compromesso. Le tradizioni si indeboliscono, i progetti si arenano, e la città paga un prezzo sempre più alto in termini di immagine, fiducia e partecipazione. L’attuale Sindaco si dimostra ormai politicamente e amministrativamente delegittimato. Le sue continue improvvisazioni, unite all’incapacità di programmare e coordinare anche gli eventi più semplici, stanno trascinando Castellammare di Stabia in un declino sempre più evidente. Chiediamo quindi, con senso di responsabilità verso la città, che il Sindaco prenda atto della situazione e rassegni le proprie dimissioni. Per il bene della comunità. Per il rispetto delle tradizioni. Per restituire dignità a Castellammare di Stabia. L’unica attività in cui questa amministrazione sembra eccellere è il taglio di nastri di opere programmate, finanziate e avviate dalla precedente giunta. Se questo è l’unico contributo che il Sindaco è in grado di offrire, siamo pronti a consegnargli simbolicamente una forbice d’oro, così da poter continuare almeno in ciò che gli riesce meglio. Castellammare merita competenza, visione e rispetto. Non altro tempo perso”

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