
Castellammare, è deceduto Gaspare Nasuto, grande maestro di “guarattelle”.
Gaspare Nasuto ci ha lasciati, è volato via con in mano le sue amate “guarattella”. Dal suo profilo Facebook rileviamo un tratto del suo profilo umano e artistico. Chi è capace di farti sognare sembra sempre un po’ immortale – scrive un suo amico – Invece eccolo là “lo sgambetto della vita” che ti lascia stupefatto e ti frega con la morte anche se sei un po’ distratto. La cosa incredibile è che tu con il tuo Pulcinella la morte l’hai sconfitta tante volte e io ti immagino adesso a continuare la tua battaglia con la vecchia signora sopra una stella. Ricordo di una sera che fino a tarda notte siamo stati su uno scalino sdraiati a sognare storie fantastiche mai realizzate. Rimangono poche cose: amore, fantasia e vento nelle tasche. Guarattella è un termine napoletano che si riferisce a un’antica forma di teatro di figura, tipica della tradizione partenopea. Questo teatro di strada utilizza burattini, noti come “guarattini,” manovrati a mano per rappresentare storie e commedie che spesso criticano gli usi e costumi dell’epoca.
Gaspare Nasuto era scultore, attore, poeta del legno. Il suo lavoro, profondo e mai addomesticato, ha attraversato piazze, teatri, festival, scuole, musei senza mai perdere il fuoco della tradizione e l’urgenza del presente. Era un noto maestro burattinaio che ha portato le “guarattelle” napoletane in tutto il mondo, tanto da essere considerato un ambasciatore della maschera di Pulcinella.
Ma che cosa sono le “guarattelle”? Le “guarattelle” napoletane risalgono al XVI secolo e sono strettamente legate alla figura di Pulcinella, icona della cultura napoletana. Esse sono dei burattini fatti di legno e stoffa, spesso realizzati artigianalmente, e vengono manovrati con la mano. Le guarattelle rappresentano i teatri ambulanti, detti anche “panchetti,” che potevano essere facilmente trasportati e allestiti in diverse località. Le “guarattelle” sono anche utilizzate come forma di critica sociale, con Pulcinella che rappresenta l’uomo comune alle prese con i problemi della vita quotidiana. Pulcinella è la maschera emblematica del teatro napoletano e protagonista assoluto delle guarattelle. Con la sua voce stridula, resa tale dall’uso di un particolare strumento chiamato “pivetta,” Pulcinella rappresenta l’uomo comune che si trova a dover affrontare i problemi della vita di tutti i giorni, come il potere, la fame, l’amore e la libertà.
I funerali del maestro di “guarattelle” Gaspare Nasuto si svolgo oggi pomeriggio nella cattedrale di Castellammare
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