
Caso Juve Stabia, il presidente Langella rompe il silenzio e afferma “non ho mai amministrato ne fatto parte del consiglio di amministrazione della società”.
Sul terremoto Juve Stabia ad oggi c’è stato il silenzio assoluto da parte della società, tuttavia Andrea Langella, ex patron, attualmente socio di minoranza con il 48% delle quote societarie nonché procuratore speciale delegato innanzi alla F.I.G.C., attraverso un comunicato fa sentire la sua voce in merito al decreto della Procura Antimafia che pone la società in amministrazione controllata per pericolo di infiltrazioni camorristiche.
“Non ho mai amministrato personalmente né fatto parte del consiglio di amministrazione della S.S. Juve Stabia S.r.l., – si legge nel comunicato diffuso nella giornata di ieri – ne sono stato il “patron” quale socio di riferimento per circa sei anni. Attualmente ho una quota pari al 48% del capitale sociale.Dall’inizio di quest’anno la compagine si è allargata con l’ingresso di Brera Holding Public Limited Company, società statunitense quotata in borsa, che ha acquisito una quota pari al 52% del capitale sociale. Naturalmente, in concomitanza con l’ingresso del nuovo socio maggioritario, è stato rinnovato l’organo amministrativo, con la nomina di due nuovi consiglieri (il Dottore Commercialista Gennaro Fusco ed il manager statunitense Daniel Joseph Mc Cloy), che hanno affiancato il Sig.Filippo Polcino, già amministratore unico. L’unica carica sociale da me ricoperta — dal febbraio 2023 — è stata quella di procuratore speciale delegato alla mera rappresentanza innanzi alla F.I.G.C. ed alle altre istituzioni sportive. Ho esaminato il decreto di sottoposizione all’amministrazione giudiziaria di prevenzione adottato dal Tribunale di Napoli – Sezione Misure di Prevenzione il 13 ottobre 2025 e, pur non essendo un giurista, mi sembra che i rilievi mossi alla società siano riferiti esclusivamente a collaboratori e fornitori di servizi esterni ed estranei all’azienda (esercizi commerciali che vendono i biglietti per lo stadio, distributori di bevande allo stadio, servizio di ambulanze addette allo stadio, ecc.).Non essendomi mai occupato della gestione ordinaria dell’azienda non ho arruolato neppure una delle persone sospette citate nel decreto.
Come emerge dal provvedimento di prevenzione, i soci e l’attuale management della S.S.Juve Stabia 1907 non sono neppure sospettati di contiguità ad ambienti mafiosi o criminali; infatti il Procuratore della Repubblica di Napoli, il Procuratore Nazionale Antimafia ed il Questore non hanno proprio proposto il sequestro delle quote o dell’azienda, bensì solo l’intervento
“preventivo” di due amministratori giudiziari aventi l’incarico di neutralizzare il pericolo di infiltrazione criminale ed il Tribunale di Napoli ha accolto la proposta, adottando la misura di prevenzione della mera nomina di amministratori giudiziari
per la durata di un anno.
Mi ha sorpreso molto, peraltro, che nel provvedimento non si dà proprio atto dell’ingresso del nuovo socio maggioritario statunitense e soprattutto della circostanza che egli ha nominato due nuovi componenti (su tre) del consiglio di amministrazione, in carica solo dal primo gennaio del 2025.Non dimeno dichiaro di condividere pienamente le finalità del provvedimento amministrativo di prevenzione, grazie al quale sono venuto a conoscenza dei sospetti dell’Autorità giudiziaria su alcuni fornitori e collaboratori esterni della S.S.
Juve Stabia S.r.l., e — quale socio – intendo supportare la missione degli amministratori giudiziari, sollecitando la risoluzione di tutti i rapporti di fornitura o collaborazione con ditte e persone sospette.Infine preannuncio che chiederò la convocazione urgente dell’assemblea dei soci affinché tutte le iniziative da prendere in relazione al decreto ed agli organi sociali siano condivise dall’intera compagine”
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