
Castellammare, iniziati i lavori per la realizzazione delle scogliere al corso De Gasperi
I lavori di completamento delle opere di difesa della costa e ripascimento del tratto di spiaggia lungo Corso De Gasperi a Castellammare di Stabia sono iniziati, ma comporteranno la chiusura della spiaggia e della balneazione fino al 31 marzo 2026. Il progetto prevede la realizzazione di 8 pennelli trasversali alla linea di costa, lunghi circa 50 metri ciascuno, con una configurazione semisommersa, e il ripascimento morbido dell’arenile utilizzando sabbia dello stesso litorale. Il progetto è finanziato con circa 4 milioni di euro di fondi della Città Metropolitana di Napoli. Le scogliere, dette anche pennelli, saranno ancorati per 16 metri sulla parte emersa e si estenderanno per 34 metri in acqua. L’arenile sarà ripristinato con sabbia proveniente dallo stesso litorale. Purtroppo però i lavori avranno un lungo impatto negativo sulla balneazione. Infatti fino al 31 marzo 2026 sarà interdetta nel tratto compreso tra via Ettore Tito e Marina di Stabia. I cittadini e i turisti comunque potranno continuare a usufruire della villa comunale che sarà attrezzata con spogliatoi, docce, bagni e passerelle. Il Comune ha deciso di non rilasciare concessioni balneari per mantenere la spiaggia libera e accessibile a tutti. Questa scelta è stata già sperimentata lo scorso agosto, dopo la revoca del divieto di balneazione che era in vigore da 50 anni. “Si tratta di un’opera strategica che consentirà di contrastare in modo efficace l’erosione costiera e di recuperare tratti di litorale ormai compromessi. Un intervento che migliorerà la sicurezza e la fruibilità della nostra costa nel medio-lungo periodo, restituendo alla città una risorsa preziosa come la spiaggia. È un investimento sul futuro ambientale e turistico di Castellammare di Stabia – ha precisato il sindaco Luigi Vicinanza che ha poi concluso aggiungendo – E’ una scelta chiara, di giustizia sociale e ambientale, un risarcimento morale dopo decenni in cui il mare ci è stato negato. Ora tocca a tutti noi rispettare e custodire questa bellezza, che è parte della nostra identità stabiese”.
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