
Castellammare, è scontro tra il sindaco Vicinanza e Sandro Ruotolo
Negli ultimi giorni a Castellammare non si parla d’altro che delle esternazioni del consigliere comunale del PD Sandro Ruotolo. Esternazioni, raccolte a margine della presentazione del primo rapporto dell’osservatorio sulla camorra stabiese svoltasi al Circolo della Legalità al corso Garibaldi, che rischiano di creare un caso spinoso all’interno della maggioranza politica che governa la città da quasi un anno. Parole che hanno immediatamente provocato la reazione stizzita da parte del sindaco Vicinanza. Uno scontro che si è materializzato immediatamente dopo l’uscita della lettere con la quale l’eurodeputato del PD con lancia gravi strali contro l’amministrazione di cui egli stesso fa parte. “State con chi denuncia il malaffare, con chi alza la voce contro le infiltrazioni della camorra, con chi si indigna per uno scioglimento del consiglio comunale che non può essere derubricato a formalità? – si legge tra l’altro nella lettera diffusa questa mattina, con la quale Ruotolo si rivolge soprattutto alla gente di Castellammare, a tutti coloro che nella scorsa estate hanno votato per il centrosinistra alle elezioni del nuovo sindaco – State con chi chiede trasparenza nella gestione del piano urbanistico, negli affidamenti, nella macchina comunale? State con chi considera inaccettabile che siano i consiglieri comunali a nominare gli scrutatori per i referendum dell’8 e 9 giugno, mettendo a rischio la libertà e la regolarità del voto? O state con chi tace? Con chi lascia correre? Con chi si volta dall’altra parte davanti all’evidenza di liste civiche usate come strumenti di potere, anche da parte di gruppi legati alla criminalità? Io credo che Castellammare meriti di più. Meriti legalità, partecipazione, coraggio. Meriti di spezzare le catene dell’opacità e della paura“. E il sindaco non ha perso tempo, gli ha risposto subito a tono, accusandolo di mancanza di concretezza e di fare semplice “esercizio di retorica”. “Caro Sandro, leggo con attenzione e rispetto la tua lettera, animata da una passione che conosco bene – scrive tra l’altro nella sua risposta il sindaco Vicinanza – Ma permettimi di dirlo con chiarezza: chiedere oggi “da che parte stiamo” è un esercizio retorico. La scelta di stare contro la camorra e contro ogni forma di illegalità l’abbiamo fatta da tempo. L’abbiamo fatta anche, un anno fa, quando abbiamo costruito insieme questa coalizione, formata da partiti politici e liste civiche, mi permetto di aggiungere, di ispirazione politica, nata proprio con l’obiettivo di voltare pagina, di restituire dignità e legalità a Castellammare di Stabia dopo un passato buio, dopo uno scioglimento per infiltrazioni camorristiche e che ci hanno lasciato in eredità pezzi di sfasciume urbano. Una scelta che anche tu, Sandro, hai condiviso. Lo hai fatto candidandoti, mettendoci la faccia, chiedendo il voto alle cittadine e ai cittadini, nonostante i tuoi impegni da dirigente nazionale del PD e da eurodeputato. Ma proprio per questo credo che la vera sfida non sia quella delle dichiarazioni, ma quella dell’azione quotidiana“. L’opposizione con Mario D’Apuzzo, capo incontrastato del centrodestra, non aspettava altro. La lite tra le due anime (Vicinanza e Ruotolo) in pena del centro sinistra è un assist che non poteva non essere raccolto. Quale occasione migliore poteva capitare, lo scontro tra l’amministrazione comunale di Luigi Vicinanza e tra il consigliere comunale del Pd e dirigente di spicco del partito è servita su un piatto d’argento. “La legalità non ha bisogno di analisti in trasferta, né di sociologi con la penna rossa. Ha bisogno di scelte nette, trasparenti, coraggiose – fa sapere Mario D’Apuzzo – E proprio sulle scelte, o sulle omissioni, si misura oggi la vostra credibilità. Il “campo largo” che governa Castellammare si regge su una quantità spropositata di liste civiche. Esattamente quelle che il vostro stesso studio individua come potenziale rifugio di rappresentanti della criminalità organizzata“.
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